Funghi che uccidono i melograni e protezione dei cereali: i ricercatori maremmani si fanno strada

Nelle ultime settimane il Centro Ricerche Crisba dell’Istituto Superiore “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto si è reso protagonista di un evento di grande importanza scientifica, sia a livello locale che internazionale. E’ di pochi giorni fa l’individuazione da parte del Centro di un fungo patogeno emergente che sta distruggendo le colture di melograno nel sud della Maremma.

Ancor più recente è la partecipazione dei ricercatori Lorenzo Moncini e Giampaola Pachetti ad un convegno internazionale appena conclusosi a Lubiana sulla protezione dei cereali nelle fasi di stoccaggio. I ricercatori hanno presentato i risultati delle sperimentazioni che da due anni conducono, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, sul brevetto della Eurosider sas di Ottavio Milli Di Grosseto per la conservazione dei cereali in atmosfera controllata arricchita di azoto.

“Questi sono solo gli ultimi successi che il Crisba – afferma Giampaola Pachettiottiene dal 2010 nella sperimentazione al servizio delle eccellenze agroalimentari maremmane e nella conservazione dell’ambiente, come attestano i numerosi premi ottenuti e le pubblicazioni scientifiche prodotte”.

Le ricerche, già premiate lo scorso maggio come esempio di “Buone pratiche agronomiche” al Seeds&Chips-The Global Food Innovation Summit” di Milano, hanno dimostrato l’efficacia del brevetto nel preservare i cereali in stoccaggio nei silos dall’attacco di insetti infestanti e di funghi patogeni, con un approccio eco-compatibile che evita l’utilizzo di prodotti chimici disinfestanti. Ovviamente c’è una grande soddisfazione per i ricercatori maremmani a dimostrazione che, anche nel nostro territorio, se la ricerca viene supportata è in grado di produrre risultati eccellenti.

“Questi risultati acquistano ancor più valore – aggiunge il Dirigente Scolastico Alfonso De Pietrose si pensa che sono raggiunti all’interno di un Istituto Superiore, il Leopoldo di Lorena, dove gli alunni vengono coinvolti attivamente nelle sperimentazioni scientifiche, lavorando al fianco di colleghi più grandi, ovvero di ex-diplomati della scuola, oggi studenti universitari, che effettuano tirocini e tesi di laurea presso il Crisba”.