Terreni, compravendite in crescita ma prezzi stabili

Il valore fondiario è rimasto pressoché intatto nel 2016 (-0,1% rispetto al 2015). L’aumento delle erogazioni di mutui sostiene le compravendite, in crescita già dopo un 2015 positivo

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Prezzi stabili per i terreni agricoli nel 2016
Fonte foto: © Cristiano Spadoni – AgroNotizie

Continua lo stallo nel mercato fondiario italiano. Nel 2016, secondo la ricerca curata dal Centro di ricerca Politiche e bioeconomia, il prezzo medio per ettaro si è attestato poco sotto i 20mila euro, con una lieve variazione negativa dello 0,1% rispetto al 2015.

Diminuzioni più pesanti nelle aree di montagna e in pianura nel Nord Est e in Centro Italia. Gli operatori hanno continuato a segnalare il perdurare di una scarsa attività di scambio, ma i dati Istat sull’attività notarile mettono in evidenza una positiva inversione di tendenza da cui emerge che il numero di compravendite di terreni agricoli è aumentato del 9% nel 2016 rispetto all’anno precedente.

Si tratterebbe del secondo anno consecutivo di crescita dopo otto anni di trend negativo che ha portato le compravendite a circa il 60% di quanto si registrava dieci anni fa. L’aumento più importante di compravendite è stato al Nord Ovest (+11%) e al Sud (+10%). In entrambi i casi a trainare è sicuramente la contestuale crescita delle erogazioni di nuovi mutui per l’acquisto di immobili rurali, che nel 2016 ha toccato quota 491 milioni di euro (+14% rispetto al 2015).

Dal punto di vista dei prezzi, non mancano situazioni in cui la vivacità del mercato fa registrare qualche aumento significativo delle quotazioni. Molto probabilmente la variazione positiva delle zone collinari vede ancora l’interesse per i terreni vitati che caratterizza ormai da oltre un decennio alcune zone di pregio, grazie ai favorevoli andamenti del comparto vitivinicolo.

Dal punto di vista delle prospettive future, le incertezze permangono, anche se in alcune aree potrebbe esserci una crescita moderata trainata dalle produzioni vocate e di qualità in aree meno dinamiche dove l’offerta prevale sulla domanda.